Come diventare Tour Operator in Italia: guida pratica e aggiornata

Alessio Levi-Minzi

Organizzare e vendere viaggi ed esperienze personalizzate, costruendo pacchetti turistici in autonomia e con il proprio brand: questo è il lavoro del tour operator.

In Italia, per diventarlo servono requisiti precisi, licenze specifiche e un progetto imprenditoriale solido.
In questa guida aggiornata ti spieghiamo tutto quello che devi sapere per diventare tour operator in modo regolare, indipendente e professionale.


Cos'è un tour operator e cosa fa davvero

Il tour operator è l’impresa turistica che crea pacchetti di viaggio (voli, hotel, escursioni, transfer, assicurazioni, ecc.) e li vende direttamente ai clienti finali o tramite agenzie.

A differenza dell’agenzia di viaggi, che rivende pacchetti creati da altri, il tour operator:

  • ha piena libertà creativa e commerciale
  • stabilisce prezzi e margini
  • costruisce un prodotto unico e un’identità forte
  • lavora spesso su nicchie specifiche o mercati di riferimento (es. incoming straniero, outgoing di gruppo, turismo tematico, ecc.)


Quali licenze servono per diventare tour operator in Italia

Per poter operare come tour operator in regola con la normativa italiana, sono necessarie:

  • Licenza A illimitata da tour operator
    Permette di creare, promuovere e vendere pacchetti turistici propri, sia in Italia che all’estero.
  • Licenza B di agenzia viaggi (opzionale ma consigliata)
    Utile per rivendere anche prodotti e pacchetti di altri operatori, ampliando l’offerta.


📌 Entrambe devono essere intestate all’impresa, e rilasciate previa presentazione della documentazione necessaria al SUAP del Comune o alla Regione, a seconda del territorio.


Requisiti fondamentali per ottenere le licenze

  1. Fideiussione bancaria o assicurativa: una garanzia a tutela del cliente finale, obbligatoria per legge.
  2. Polizza RC professionale: per coprire eventuali danni o responsabilità verso i clienti durante il viaggio.
  3. Direttore tecnico abilitato: figura obbligatoria, deve avere i requisiti previsti dalla normativa regionale (spesso tramite esame o titoli riconosciuti).
    👉 Con Infovacanze, è possibile ottenere il direttore tecnico attraverso una procedura interna semplificata, evitando esami e iter complessi.
  4. SCIA + Iscrizione al Registro Imprese: come per ogni attività commerciale, è necessario registrare la società e presentare la Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA).


Tour operator online o su strada?

Oggi è possibile aprire un tour operator completamente online, senza bisogno di un ufficio fisico aperto al pubblico, se la normativa regionale lo consente.
In alternativa, si può optare per un’attività su strada.

Tour Operator Online

  • ✅ Costi di avvio e gestione inferiori;
  • ✅ Maggiore flessibilità operativa;
  • ✅ Ideale per chi lavora da remoto o ha un pubblico digitale.

Tour Operator con sede fisica

  • ✅ Maggiore credibilità locale;
  • ✅ Più adatto a zone turistiche o incoming.


Entrambe le modalità richiedono comunque le
stesse licenze e garanzie.


Quanto costa diventare tour operator in Italia?

I costi variano in base alla regione, ma in media occorre considerare:

  • Spese burocratiche e licenze: da €2.500 a €5.000
  • Fideiussione: a partire da €800/anno
  • Assicurazione RC: circa €200–400/anno
  • Compensi professionisti (commercialista, consulenti, direttore tecnico)
⚠️ Con il network Infovacanze è possibile avviare l’attività con un investimento iniziale chiaro e definito, senza sorprese e con assistenza completa.

Come iniziare: gli step concreti per diventare tour operator

  1. Definisci il progetto: scegli il tipo di turismo (incoming, outgoing, tematico), il tuo target, i partner e i territori su cui vuoi lavorare.
  2. Costituisci l’attività: apri la partita IVA, scegli la forma giuridica (ditta individuale o società), registra la tua impresa.
  3. Ottieni licenze e coperture: avvia la pratica per ottenere la licenza A (e opzionalmente la B), stipula fideiussione e assicurazione, individua il direttore tecnico.
  4. Crea l’identità del tuo brand: logo, nome, sito web, canali social, strumenti di comunicazione professionale.
  5. Costruisci la tua offerta: stringi accordi con fornitori, crea pacchetti, imposta il tuo gestionale, attiva le modalità di prenotazione.
  6. Promuovi la tua attività: posizionati online, sfrutta campagne social, SEO e collaborazioni, e inizia a vendere!


A chi rivolgersi per diventare tour operator

È possibile avviare tutto in autonomia, ma la burocrazia turistica italiana è complessa e molto frammentata a livello regionale.
Molti aspiranti tour operator si bloccano proprio in questa fase.

✅ Il supporto di un network esperto, come Infovacanze, ti permette di evitare errori, risparmiare tempo e iniziare da subito con licenze intestate a te e strumenti operativi già pronti.

Come Infovacanze ti semplifica la vita

A questo punto ti starai chiedendo: “Bello, ma come faccio a gestire tutto questo senza perdermi nella burocrazia?”
Ed è qui che entra in gioco Infovacanze.

Con il nostro supporto puoi aprire il tuo Tour Operator in modo indipendente, ma senza affrontare da solo la complessità delle pratiche.


Con Infovacanze hai:

  • Licenza intestata direttamente a te;
  • Nessuna royalty sul fatturato;
  • Direttore Tecnico incluso e riconosciuto;
  • Fideiussione e polizza RC alle migliori tariffe di mercato;
  • Strumenti digitali e piattaforme di prenotazione:
  • Supporto marketing e una rete di oltre 150 professionisti.


In poche settimane puoi essere operativo, con un Tour Operator tutto tuo e possibilità di margini molto più alti rispetto a chi lavora con i modelli tradizionali.


Fatturato annuo Con network con royalties (2%) Con Infovacanze (0%) Risparmio annuo
200.000 € 196.000 € 200.000 € +4.000 €
500.000 € 490.000 € 500.000 € +10.000 €
1.000.000 € 980.000 € 1.000.000 € +20.000 €
Scopri come aprire il tuo Tour Operator con Infovacanze
Serve esperienza per diventare Tour Operator?

No. Serve passione e determinazione. Con Infovacanze avrai formazione, strumenti e supporto continuo fin dal primo giorno.

Posso fare sia incoming che outgoing?

Sì. Con la licenza da Tour Operator puoi organizzare viaggi in Italia e all’estero, senza limiti geografici.

Quanto tempo ci vuole per iniziare a lavorare?

In media servono 60–90 giorni. Con Infovacanze riduci i tempi e hai tutto pronto senza errori.

Quanto guadagna un Tour Operator?

I guadagni dipendono dal volume di clienti e dal tipo di pacchetti. Con Infovacanze, senza royalties, i margini sono molto più alti.

Posso aprire un Tour Operator anche online?

Certo. Molti affiliati Infovacanze lavorano interamente online, con costi fissi bassi e clienti da tutta Italia e dall’estero.

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Aprire un Tour Operator non è solo un sogno, è un’opportunità concreta.
Con la giusta guida, puoi trasformare la tua idea in un progetto imprenditoriale solido e indipendente.

Con Infovacanze non sei mai solo: ti aiutiamo a ottenere la licenza, ad avviare il tuo business e a crescere senza pagare royalties.


Parliamone insieme:  prenota ora una consulenza gratuita, senza impegno. Scoprirai che aprire la tua agenzia indipendente è più semplice (ed entusiasmante) di quanto pensi.

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Conclusione

Aprire un Tour Operator non è solo un sogno, è un’opportunità concreta.
Con la giusta guida, puoi trasformare la tua idea in un progetto imprenditoriale solido e indipendente.

Con Infovacanze non sei mai solo: ti aiutiamo a ottenere la licenza, ad avviare il tuo business e a crescere senza pagare royalties.



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Quando qualcuno ci contatta per aprire un’ agenzia di viaggi indipendente , una delle prime domande è sempre la stessa: “Ma come faccio a farmi spazio, se sembra che ci sia già tutto? Booking, GetYourGuide, Viator… come posso competere con loro ?” È una domanda giusta. Il turismo è uno dei settori più affollati al mondo: la Toscana, la Sicilia, la Costiera Amalfitana o le Dolomiti sono destinazioni stra-promosse, e i pacchetti standardizzati (crociere, city break, vacanze mare) vengono venduti in migliaia di copie identiche. Le OTA (Online Travel Agencies) hanno risorse enormi e presidiano i motori di ricerca con campagne milionarie. Il loro modello è chiaro: volumi altissimi, margini bassissimi. Per una nuova agenzia, imitarle è veramente molto difficile. La sfida non è fare “meglio” la stessa cosa. La sfida è fare qualcosa di diverso, riconoscibile e autentico. Non basta avere un pacchetto Lo vediamo spesso: chi apre un’agenzia pensa che basti creare un pacchetto, metterlo online e aspettare i clienti. In realtà così si rischia solo di diventare invisibili. Il punto di partenza è un altro: a chi voglio parlare? Se un’agenzia prova a rivolgersi a tutti, non diventa memorabile per nessuno. Al contrario, quando individua una nicchia precisa, costruisce un’identità forte e riconoscibile. Oggi il turismo non è più di massa, ma di nicchie : famiglie con bambini, viaggiatori over 60, coppie in cerca di autenticità, turisti delle radici, gruppi aziendali, viaggiatori stranieri alto-spendenti. Significa che la domanda di autenticità c’è, ma bisogna saperla intercettare con scelte chiare. Storie di differenziazione Noi di Infovacanze lavoriamo ogni giorno con agenzie che hanno fatto questa scelta. In Maremma e Toscana , ad esempio, Etruscan Experience ha costruito la propria identità attorno alla cultura etrusca. Non propone semplici tour, ma esperienze che intrecciano borghi, necropoli, cantine e botteghe artigiane. Chi partecipa non si limita a visitare: vive una narrazione, un viaggio immersivo che nessuna OTA può replicare. In Sicilia , Madonie Travel Service si è specializzata nel turismo delle radici. Ci sono viaggiatori che arrivano dall’America o dall’Australia per ritrovare il borgo dei nonni. Non acquistano solo un pacchetto: partecipano a pranzi comunitari, feste patronali, momenti che li fanno sentire parte della loro storia. È emozione pura, che nessuna piattaforma online può offrire. In Franciacorta , Bacchus Tour ha trasformato l’enoturismo in un prodotto premium. Non degustazioni generiche, ma percorsi calibrati su diversi profili di viaggiatori: dal curioso al collezionista. Verticali di vini, abbinamenti gastronomici, visite private in cantine boutique. L’esperienza inizia in vigna e continua a casa, con le bottiglie spedite come ricordo del viaggio. Infine, in Campania , MyFair Italy ha puntato sui borghi come leva di sviluppo. Il turismo qui non è solo visita, ma incontro: eventi culturali, micro-festival, collaborazioni con enti locali e associazioni. Ogni esperienza diventa occasione per far emergere territori che spesso non trovano spazio nelle grandi rotte turistiche. Cosa accomuna tutte queste storie? Una scelta precisa: non replicare quello che fanno tutti, ma diventare unici su un segmento specifico . Dai casi concreti alla tua agenzia Questi esempi ci insegnano che non serve inventare mete nuove, ma reinterpretare quelle che già conosciamo. Un weekend a Montecatini può trasformarsi in un percorso detox con yoga, terme e degustazioni bio. Un tour in Costiera Amalfitana può diventare un viaggio “dal mare al limone”, con barca privata, limoneto e laboratorio di limoncello. Un classico “Etna + Taormina” può diventare “Etna 360°”: jeep tour, pranzo in rifugio, degustazione di vini e osservazione astronomica notturna. Non è il cosa a fare la differenza, ma il come . Un pacchetto non è mai solo una combinazione di servizi, è un racconto che il cliente decide di comprare. Se stai pensando di aprire un’agenzia, il primo mese è cruciale. Definisci il tuo target (2 profili ideali). Progetta 3 esperienze “firma” che ti rappresentino. Crea un sito semplice con 3 pagine mirate. Stringi almeno 2 partnership locali (hotel, NCC, produttori). In 30 giorni avrai già i mattoni per distinguerti dal mercato di massa. La forza della rete Un colosso può vendere volumi, ma non potrà mai avere la stessa forza di una rete locale. Un’agenzia indipendente ha un vantaggio enorme: può stringere partnership con hotel, NCC, ristoranti, produttori, guide, associazioni culturali. È da queste relazioni che nascono pacchetti unici e autentici. Un pranzo in vigna con il produttore, un laboratorio in bottega, una festa patronale vissuta da protagonisti: sono esperienze che un portale internazionale non potrà mai replicare con la stessa verità. Margini e sostenibilità Qui sta la differenza tra “vendere” e “guadagnare”. Molte nuove agenzie cadono nella trappola di competere sul prezzo. È la via più breve verso il fallimento. La strategia corretta è lavorare sul valore percepito : il cliente è disposto a pagare di più se percepisce cura, esclusività e autenticità. Per questo è importante pensare a un’offerta stratificata: pacchetto base, opzione premium, signature experience. Con la possibilità di aggiungere servizi extra come una cena stellata, un transfer privato o una degustazione esclusiva. Così non si punta solo a vendere tanto, ma a vendere meglio . 
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