Noleggio Barche e Organizzazione Esperienze: quando diventa intermediazione turistica (e come trasformarlo in Opportunità)
Alessio Levi Minzi
Da Locazione a Tour Operating: la sottile linea che separa il rischio dall'opportunità di business

Hai barche, organizzi escursioni, offri esperienze outdoor? Quello che stai facendo potrebbe essere molto più di una semplice locazione. E se da un lato questo apre opportunità enormi, dall'altro ti espone a rischi normativi che forse non conosci ancora.
Negli ultimi mesi, le autorità di controllo hanno intensificato le verifiche nel settore turistico-esperienziale, con particolare attenzione a chi propone attività che vanno oltre la semplice vendita di un bene o servizio singolo. Il confine tra "attività lecita" e "intermediazione turistica abusiva" è più sottile di quanto sembri.
Ma attenzione: questo articolo non è un allarme. È un'opportunità.
Perché quello che per molti è un problema burocratico, per te può diventare la leva per strutturare, legittimare e far crescere il tuo business turistico in modo professionale, competitivo e redditizio.
Il Caso Reale: quando i controlli ti Indicano la strada
Un operatore di noleggio barche riceve una verifica. Nessuna sanzione immediata, ma un'indicazione chiara: "Per quello che fate, dovreste operare come agenzia di viaggi o tour operator."
La prima reazione? Panico. "Ma io affitto solo barche!"
In realtà, non affittava solo barche. Proponeva weekend in barca con itinerari suggeriti, combinava il noleggio con servizi di ristorazione a bordo, vendeva "pacchetti esperienza" promozionando soste in calette esclusive. In altre parole: vendeva turismo, non solo un natante.
Ed è qui che scatta il confine normativo.
Dove Passa la Linea Rossa: Locazione vs Intermediazione Turistica
Il Codice del Turismo italiano (D.Lgs. 79/2011) stabilisce che l'intermediazione e l'organizzazione di servizi turistici è riservata a soggetti autorizzati: agenzie di viaggio e tour operator.
Locazione pura (NON serve autorizzazione turistica):
- Affitti la barca "nuda";
- Il cliente usa il bene in autonomia;
- Non costruisci itinerari o esperienze;
- Non vendi un "pacchetto turistico";
- Non incassi per servizi combinati.
Intermediazione turistica (SERVE autorizzazione):
- Proponi "weekend in barca con esperienza";
- Suggerisci itinerari, soste, attività;
- Combini noleggio + servizi accessori;
- Vendi l'esperienza turistica, non solo il mezzo;
- Promuovi pacchetti o soluzioni "chiavi in mano".
Secondo le autorità di vigilanza, quando l'attività assume queste caratteristiche, il soggetto sta svolgendo intermediazione turistica di fatto. E qui nasce il problema (o meglio: l'opportunità).
Perché le Autorità iniziano ad indicare l'Agenzia Viaggi come soluzione?
Quando durante un controllo viene suggerito di "aprire un'agenzia di viaggi", non è una punizione: è protezione.
Il ragionamento delle autorità di vigilanza è questo:
"Se di fatto stai vendendo turismo, devi avere il titolo per farlo. L'agenzia di viaggi è l'ombrello giuridico più sicuro, completo e meno contestabile."
Perché l'agenzia viaggi o tour operator è la soluzione più solida:
- Sei legalmente abilitato a vendere servizi turistici, singoli o combinati;
- Elimini il rischio di contestazioni per esercizio abusivo;
- Eviti sanzioni amministrative (da €2.500 a €15.000);
- Hai coperture assicurative obbligatorie che proteggono te e i clienti;
- Puoi emettere contratti, voucher e documenti ufficiali;
- Puoi fare pubblicità e promuoverti senza rischi;
- Ti posizioni come operatore professionale, non improvvisato.
In sintesi: non ti chiedono di cambiare attività, ma di metterla dentro una cornice normativa compatibile.
Cosa Rischi Se Continui "In Zona Grigia"
Molti operatori nautici, guide esperienziali, agriturismi, driver NCC che fanno tour, proprietari di attività outdoor continuano a operare "in zona grigia": non dichiaratamente illegali, ma nemmeno completamente in regola.
I rischi concreti:
- Sanzioni amministrative: da €2.500 a €15.000 (art. 51-septies Codice del Turismo);
- Esercizio abusivo di attività commerciale;
- Evasione fiscale per mancata dichiarazione dei proventi;
- Impossibilità di emettere documenti ufficiali (contratti, voucher);
- Nessuna copertura assicurativa in caso di problemi;
- Responsabilità personale illimitata verso i clienti;
- Impossibilità di crescere: non puoi fare pubblicità, non puoi proporti ufficialmente;
- Ansia costante di una verifica che può arrivare in qualsiasi momento.
E attenzione: l'Agenzia delle Entrate è stata chiarissima:
organizzare pacchetti turistici senza licenza è illecito tributario.
Chi Deve Prestare Attenzione (Non Solo Barche)
Questa dinamica non riguarda solo il settore nautico. Vale per:
- Driver NCC che fanno tour e itinerari personalizzati;
- Guide turistiche freelance che organizzano esperienze combinate;
- Agriturismi che propongono weekend con attività incluse;
- Attività outdoor (escursioni, rafting, bike tour) con servizi accessori;
- Associazioni che organizzano gite e soggiorni per i soci;
- Chiunque venda "esperienze turistiche", non solo singoli servizi.
Se combini due o più servizi e li vendi come esperienza: stai facendo tour operating.
La Soluzione Infovacanze: Come Trasformare il Problema in Business
Aprire un'agenzia di viaggi da zero? Costi alti, burocrazia complessa, tempi lunghi.
- Investimento iniziale: €20.000-30.000.
- Direttore tecnico: €6.000-10.000/anno.
- SCIA, fideiussioni, assicurazioni, pratiche regionali.
- Mesi di attesa per le autorizzazioni.
Oppure: entri in un network come Infovacanze, che ti permette di:
- Aprire la TUA agenzia di viaggi indipendente;
- Licenze intestate a te (licenza A tour operator + licenza B agenzia viaggi);
- Zero royalties sul fatturato: tutto quello che guadagni è tuo;
- Piena autonomia: scegli tu prodotti, prezzi, strategie;
- Burocrazia gestita dal network: SCIA, direttore tecnico, assicurazioni;
- Accesso diretto a 100+ tour operator e fornitori;
- Costi contenuti: investimento iniziale da € 3.990,00 + IVA e solo €398/mese invece di migliaia di euro di gestione.
In pratica:
- Tu continui a fare la tua attività nautica/outdoor/esperienziale.
- Ma lo fai dentro una cornice legale professionale.
- Senza dover diventare un burocrate.
- Senza rinunciare alla tua identità e autonomia.
Struttura Giuridica: Una o Due Attività?
Domanda tecnica che molti si fanno: "Devo aprire due partite IVA? Una per le barche e una per l'agenzia?"
Risposta: No, non servono due partite IVA.
Opzione A - Un'unica partita IVA (più comune e pratica):
- Stessa impresa con più codici ATECO;
- Attività nautica + intermediazione turistica;
- Gestione amministrativa pulita ma unificata
- Semplicità burocratica e fiscale.
Opzione B - Due soggetti distinti (solo se necessario):
- Quando vuoi separare rischi patrimoniali;
- Quando prevedi soci/investitori diversi;
- Quando gestione IVA/contabile richiede separazione netta.
Prossimi Passi: Prenota una Consulenza Gratuita
Se ti riconosci in questa situazione:
- Noleggi barche e proponi esperienze;
- Organizzi escursioni, tour, attività outdoor;
- Gestisci una attività che "sconfina" nel turismo esperienziale;
- Vuoi crescere, ma temi la burocrazia;
- Operi in zona grigia e vorresti regolarizzare.
È il momento di parlarne.
Non aspettare il controllo delle autorità. Non aspettare la sanzione. Non aspettare di perdere opportunità perché "non sei in regola".
👉 Prenota una consulenza gratuita con Infovacanze
In 30 minuti capirai:
- Se la tua attività richiede autorizzazione turistica;
- Come strutturarla nel modo più efficiente;
- Quali opportunità si aprono (non solo obblighi);
- Costi, tempi, percorso personalizzato.
Trasforma un problema normativo nella tua migliore mossa strategica.
Domande frequenti
Ma io affitto solo barche, non organizzo viaggi. Devo comunque aprire un'agenzia?
Se affitti la barca "nuda" senza combinare servizi, itinerari o esperienze, NO. Ma se proponi pacchetti, suggerisci soste, combini noleggio con altri servizi: SÌ, stai facendo intermediazione turistica.
Posso continuare a fare la mia attività nautica?
Assolutamente sì. L'autorizzazione turistica non sostituisce la tua attività: la completa e legittima.
Quanto tempo serve per le autorizzazioni?
Da solo: 4-8 mesi. Con Infovacanze: 60-90 giorni, noi gestiamo tutta la burocrazia.
Conclusione
Il turismo esperienziale è il futuro. Ma va fatto bene: in regola, protetto, strutturato. Non lasciare che la burocrazia ti blocchi. Trasformala nella tua arma competitiva.
Prenota la tua consulenza gratuita e scopri come fare il salto di qualità.
Condividi
LEGGI ANCHE










